François Couperin e il barocco francese

François Couperin e il barocco francese

François Couperin è uno degli autori che sto riscoprendo ultimamente e che, come la maggior parte dei clavicembalisti, ho inizialmente ”snobbato”. Ci si scontra da subito con le difficoltà esecutive della musica francese, causate da incomprensioni che derivano da una scarsa conoscenza della prassi esecutiva dell’epoca di Luigi XIV, Re Sole.

Entrare a far parte del linguaggio barocco francese, ci fa riscoprire una scrittura assai varia, ricca di ogni tipo di ornamentazioni e di armonie innovative. In pochi casi si tratta semplicemente di danze, perché i brani di Couperin hanno quasi tutti un carattere descrittivo che allude a personaggi dell’ambiente di corte, a caratteri e sentimenti, ad immagini naturalistiche o argomenti mitologici. Oppure alle varie tappe della vita: nascita, infanzia, adolescenza, maturità (ricordiamo il 7° ordre).
I quattro libri delle Pièces de clavecin (1713, 1717, 1720, 1730), sono il suo massimo contributo alla storia della musica: 250 pezzi, raggruppati in 27 ordres.

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François Couperin

Una persona a me molto cara, in un ultimo concerto che ho fatto, mi ha detto queste parole: “un repertorio di brani stupendi ma quando hai affrontato Couperin, ho fatto fatica a trattenere le lacrime perché mi trasmette sempre un senso di malinconia, tenerezza e ricordi”.
Per me è la stessa cosa ed è proprio questo che mi attira… Potrebbe essere la stessa motivazione per cui spesso, se un film non mi distrugge psicologicamente e non arrivo a piangere a dirotto, non rimango soddisfatta. La musica deve lasciare emozioni forti e quella francese, a mio parere, sa infondere sensazioni strane, di scombussolamento interiore. Turbamenti diversi e particolari rispetto ad altri repertori.
Le numerose Pièces de clavecin, formano un ampio affresco musicale a mezze tinte tra malinconia e humor.
Facendo alcune ricerche ho ritrovato in vari testi, osservazioni che consigliano l’accostamento all’arte di Watteau, per avvicinarsi al mondo poetico di Couperin (sicuramente le colleghe di questo blog esperte in storia dell’arte, avranno più conoscenze di me a riguardo!). Watteau fu un pittore sensibilissimo che fece da specchio alla situazione storica di quel tempo, ossia il tramonto del regno di Re Sole (Couperin da ragazzo fu influenzato e respirò il pieno splendore dell’epoca di Luigi XIV, grazie alla diffusione che ne fece Jean-Baptiste Lully attraverso la tragèdie lyrique).

Wilfrid Mellers, nel suo François Couperin and the French Classical Tradition, paragonò il musicista alla «figura vestita di scuro che, in alcuni quadri di Watteau, sta silenziosa in disparte, mentre la folla conversa e amoreggia con tanta graziosa urbanità, quasi a suggerire non che i divertimenti siano senza senso, i gesti vacui, la cortesia una finzione, ma piuttosto che anche quando la compagnia è deliziosa ci si può sentire soli».

Uno dei brani che mi sta particolarmente a cuore e che in questi giorni continuo a risentire è “Les barricades mystèrieuses”, facente parte del 6°ordre.

Lo ritroviamo anche in una parte del film “The tree of life” (uno degli articoli scritti qualche mese fa), in un arrangiamento per chitarra e pianoforte.

Terrence Malick, oltre a un notevole uso di musica colta (toccata e fuga in D Major di Bach, prima sinfonia di Mahler, quarta sinfonia di Bhrams ecc…) introduce anche questo brano, suonato in duo da padre e figlio. Potrebbe essere ricollegabile sempre al discorso di autorità del padre e sarebbe interessante capirne la scelta.
Vi lascio qui sotto il meraviglioso ascolto, eseguito da Blandine Verlet e rimando al prossimo articolo un’analisi delle Barricades mystèrieuses e del suo significato.

 F.Couperin, Les Barricades Mysteriueses, Blandine Verlet, Cembalo.
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=PUKj5ld6v-8?hl=en"><img loading="lazy" src="http://leboisdesarts.altervista.org/wp-content/plugins/images/play-tub.png" alt="Play" style="border:0px;" /></a>

 

 

Author

Chiara Arlati
Inizia giovanissima lo studio del pianoforte presso il conservatorio e, più tardi, si appassiona allo studio del clavicembalo, ottenendo la laurea triennale. Approfondisce lo studio della musica antica e, sta per conseguire la laurea magistrale in clavicembalo e tastiere storiche. Oltre a seguire vari master di perfezionamento e all’attività concertistica, sta terminando un corso triennale di musicoterapia. Nel tempo libero ama leggere e ascoltare musica spaziando dal repertorio antico a quello jazz e moderno.

3 comments

  • Conosco poco di musica quindi trovo molto bello poter trovare una tale e appassionata introduzione ad un autore barocco e alla sua musica: grazie !

    Reply
  • Non ho mai avuto il piace di ascoltare brani di François Couperin .
    Complimenti Chiara molto interessante, mi hai incuriosito ed ora vado alla ricerca.

    Reply

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