Cuore di cane di Michail Bulgakov

Cuore di cane di Michail Bulgakov

[testimonial image=”” name=”Michael Bulgakov ” title=”Cuore di cane“]

Col terrore non si ottiene nulla da nessun animale qualunque sia il suo grado di sviluppo. L’ho sempre affermato, lo affermo e lo affermerò sempre. È inutile credere di poter fare qualcosa con il terrore.

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Cuore di cane è un romanzo di protesta, di contestazione sociale in cui Bulgakov critica aspramente l’evoluzione sovietica nel dopo guerra.

La trama è fanta-scientifica: un cane randagio, viene adottato da un professore di medicina di fama mondiale, Filip Filipovič Preobraženski, che lo battezza con il nome di Pallino. Il cane assiste, all’interno dell’appartamento del medico, alla sfilata di una serie di pazienti, in cerca dell’eterna giovinezza, e, con voce sferzante e occhio critico, ci presenta un gruppo di nuovi ricchi, nati dopo la rivoluzione sovietica, che si presentano al cospetto del Professor Preobraženski sperando in una nuova sferzata di gioventù.

Mikhail-Bulgakov

Michail Bulgakov

Pallino, con l’aiuto del dottor Bormental, viene sottoposto da Preobraženski ad un intervento in cui gli vengono impiantati i testicoli e l’ipofisi di un uomo morto. Da questo momento, Pallino subisce una profonda trasformazione, documentata passo passo dal dottor Bormental, diventando un individuo osceno. L’intervento, infatti, non solo umanizza Pallino da un punto di vista fisico, ma imprime, nel cane, i pensieri e gli atteggiamenti del defunto; un poco di buono, morto accoltellato in una bettola. Il turpiloquio si impadronisce di lui e inizia anche a parlare delle teorie di Marx ed Engels, pur mantenendo innato l’istinto animale di inseguire i gatti per casa.

All’ennesima bravata del cane-umanizzato, i due medici decidono di porre fine all’esperimento, asportando l’ipofisi a Pallino che torna ad essere un normale cane d’appartamento.

Oltre alla critica sociale e politica, Bulgakov, che era medico a sua volta, punta il dito contro le sperimentazioni mediche troppo ardite, tanto da fare dire a Filip Filipovič Preobraženski: «Ecco, dottore, che cosa succede quando il ricercatore, invece di seguire una via parallela e conforme alla natura, forza la questione e solleva il velo: tie’, beccati Šarikov (Pallino) e mangiatelo a colazione». 

Questa accusa nei confronti della ricerca esasperata, si rivela profetica: sono noti a tutti i risvolti inquietanti di molte pratiche utilizzate durante la seconda guerra mondiale, e non solo, che utilizzano l’essere umano come strumento di sperimentazione, senza rispettare la natura profonda dell’umanità stessa.

Inoltre, risulta evidente anche la critica nei confronti dell’essere umano: Pallino, una volta divenuto uomo, ne assorbe tutti i peggiori difetti, trasformando un cane simpatico, intelligente e bonario, in un essere abbietto, incapace di controllare gli istinti più bassi.

(in copertina un’immagine tratta dal film Cuore di cane di Lattuada, 1976)

Author

Sara
Dottoranda in letterature comparate, laureata in Scienze dei beni culturali con specializzazione in storia del teatro e del cinema. Ex pianista, attualmente si occupa di portare avanti il proprio progetto di ricerca universitario, in concomitanza scrive, soprattutto narrativa e pièce teatrali. Nel tempo libero legge tantissimi libri, guarda film internazionali e serie televisive statunitensi.

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