Il contrappunto romanzesco

Il contrappunto romanzesco

[testimonial image=”” name=”Milan Kundera” title=”L’arte del romanzo”]

Uno dei princìpi fondamentali dei grandi polifonisti […] era l’uguaglianza delle voci: nessuna voce doveva dominare sulle altre, e nessuna doveva servire da semplice accompagnamento.

[/testimonial]

Milan Kundera, durante un colloquio con Christian Salmon intitolato Dialogo sull’arte della composizione, parla della necessità di “una nuova arte del contrappunto romanzesco (capace di fondere in una sola musica, la filosofia, il racconto e il sogno)”. Il contrappunto musicale (l’arte di combinare in una melodia unica una o più melodie più o meno autonome) viene considerato qui da Kundera nella sua “intenzione polifonica”.

 

A. Brazier, Gap, 2014.

A. Brazier, Gap, 2014.

La polifonia romanzesca, stretta parente della polifonia musicale, rifiuta l’unilinearità per la simultaneità delle voci. Kundera vede tra i primi esempi Miguel de Cervantes, che scrive un romanzo lineare, Don Chisciotte, che al contempo inscatola in sé diversi racconti. Se questo metodo viene prediletto dai romanzieri del Seicento e del Settecento, è l’Ottocento a elaborare la maniera polifonica. Nei romanzi ottocenteschi storie differenti procedono simultaneamente. Se ognuna di queste storie venisse presa singolarmente potrebbe a sua volta formare un romanzo distinto; nel romanzo polifonico, una storia d’amore e una storia politica possono snodarsi l’una accanto all’altra mettendosi in risalto a vicenda. Eppure, la vera svolta polifonica si ha, secondo Kundera, quando le storie interne al romanzo sono di generi radicalmente diversi; quando il saggio, la poesia, la novella e il monologo interiore, si incontrano in un unico testo, legandosi in un’unica sinfonia.

 

A. Brazier, Dovetail, 2014.

Il romanzo polifonico perde dunque l’unità d’azione cara ai romanzi precedenti, ma conserva una sua unità tematica. Perciò ogni storia interna al romanzo corrisponde a un diverso punto di vista su un unico tema. È quest’ultimo a dare al romanzo la sua coerenza interna. Il tema funziona come un motivo (nella terminologia musicale: il nucleo dell’idea) con piccole variazioni: come se da un colore principale creassimo una palette che si lega ad esso per tinta o saturazione. Mi spiego meglio: il romanzo racconta sempre una storia, ma, insieme a questa, presenta anche dei temi. Questi ultimi possono essere sviluppati nella storia e al di fuori della storia, sotto forma di digressioni. Ma che cos’è in fondo un tema? Risponde Kundera: “un tema è un interrogativo esistenziale. E sempre di più mi rendo conto che un tale interrogativo è, in definitiva, l’esame di parole particolari, di parole-tema”.

Le parole-tema possono ricorrere e venir analizzate sotto molteplici punti di vista all’interno di un unico romanzo. Ogni personaggio possiede una sua essenza connotata da una singolare problematica esistenziale. Kundera pensa alle parole-tema come a categorie dell’esistenza. E se, come per Tereza, come per Jaromil, come per tutti i personaggi di Kundera, anche per ognuno di noi non ci fosse che un certo numero di parole chiave? Un codice di parole capace di dettare la nostra interiorità più profonda. Alcune parole possono ripetersi in ognuno di noi, ma i loro significati restano differenti perché quello che cambia è il loro codice esistenziale: il contesto personale in cui vengono lette. Ne è un esempio il Piccolo dizionario di parole fraintese da cui ho tratto i dialoghi sulla bellezza tra Franz e Sabina. La bellezza di New York terrorizza Franz che la trova aliena, mentre invece allieta Sabina che la considera come la patria segreta dei suoi quadri.

Author

Sara Prina
Laureata in Comunicazione Visiva all’Accademia, si specializza successivamente in Storia dell’Arte. Rimane in Australia per un anno. Disegna, scrive e inventa. Ama leggere libri e fumetti, ascoltare musica degli anni Settanta e andare al cinema.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti alla newsletter, c'è un regalo per te!

Non perderti neanche un articolo! Iscrivendoti otterrai subito in regalo il pdf: "7 Idee da cui partire per scrivere un racconto"

Grazie! Ti arriverà una mail per completare l'iscrizione ;)